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L’ autonomia regionale comincia a non reggere più!

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L' analisi politica e sociologica di Michele Petraroia apparsa sulla stampa locale e su FB, è realistica e sensata. L' ho scritto altre volte che conservare l' autonomia regionale ( al di là delle " idee" di Iorio di rilanciare, come sembra nella riunione di Piana dei Mulini,la battaglia per la conservazione della autonomia regionale...) comincia ad essere un miraggio. E' ormai evidente a tutti ( meno che a Iorio e Mazzuto!) che il percorso di riforma delle autonomie locali e dello Stato che Monti continua a portare avanti, per una drastica riduzione della spesa pubblica, porterà inevitabilmente non solo all' accorpamento della Provincia di Isernia ma anche alla definitiva realizzazione del progetto della Fondazione Agnelli circa le macro- regioni. , nel solco tracciato anche da Almosava. In questo contesto, poichè il futuro è loro, è auspicabile che soprattutto i movimenti giovanili comincino a discutere , in quest' ottica,di cosa fare della terra molisana! Io sono convinto che le piccole realtà territoriali sono ancora le cellule fondamentali dello Stato e quindi da preservare come identità comunale con tutte le ovvie e ormai ineludibili forme di gestione associata dei servizi. La Regione Molise nulla ha fatto per dare linfa e vitalità a questi piccoli comuni. Ed allora proprio per questa valutazione e per una Regione, sempre più destinata alla emarginazione, è necessario e credo inevitabile ragionare in termini di allargamento del territorio regionale. Solo in questo modo potremo salvaguardare anche i nostri piccoli centri da una sempre più galoppante emarginazione. Pensare che battersi per la conservazione dell' autonomia regionale possa essere la soluzione migliore, trascurando altre forme di aggregazione, credo che sia illusorio nei tempi difficili in cui viviamo. Si è vero i Sindaci devono scendere in campo con azioni sinergiche e condivise. Ormai non è più tempo di sterili e inutili campanilismi. Bisogna rendersi conto che le vacche grasse sono finite , l' assistenzialismo e il clientelismo a solo fini elettoralistici sono finiti ( io dico per fortuna!), servono proposte a lungo raggio e, ribadisco, la Regione Molise da solo non è in grado di poter gestire il grande cambiamento in atto nell' ordinamento dello Stato. A me piacerebbe essere più ottimista, non lo posso essere per rispetto dell' evidenza e dei nostri giovani che non meritano più di essere presi in giro!

 

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