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Calcio: Serie D, Agnonese-Termoli 3-2

Il derby deciso a cinque minuti dal termine da Keita. Giallorossi in dieci per l'espulsione di Imbimbo

Redazione
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Finisce 3-2 il derby tra Agnonese e Termoli. Non una semplice vittoria ma la vittoria del cuore, della caparbietà, dell’orgoglio. Contro il Termoli è stata la vittoria dei giovani (Biasella, Di Lollo, Patriarca, Pizzutelli, Leonetti, Cadaleta), la vittoria di una squadra sempre più made in Molise (8/11 quelli schierati da Urbano). Una squadra che sa lottare, soffrire e raggiungere risultati inimmaginabili. Così il Termoli dei grandi nomi è affondato.

A regalare il derby ai 1500 cuori granata ci ha pensato ancora lui, la pantera Keita. Lo ha fatto con un tocco felino sotto porta a cinque minuti dal termine scatenando l’apoteosi sulla tribuna del ‘Civitelle’. Si tratta dell’ottava perla stagionale per il maliano, vero uomo-squadra di un gruppo modellato a immagine e somiglianza di Corrado Urbano.

Tecnico laziale che del silenzio, umiltà e duro lavoro ha saputo creare i migliori successi. Un capolavoro quello messo a segno nel pomeriggio. Il quarto consecutivo, che con i tre pareggi fanno sette risultati utili di fila. Sesto posto a un punto dalla zona play-off e otto dalla prima piazza. Alla vigilia il Termoli era temuto ma dopo appena dodici minuti ci ha pensato un Agnonese doc a spianare la strada ai padroni di casa.

Fa di nome Lucio Boris Di Lollo, classe ’93 specialista in conclusioni dalla distanza, come quella che ha battuto Imbimbo sotto il sette. I giallorossi non ci stanno e iniziano a macinare gioco guadagnando centimetri importanti. Sul finale (43’) un altro under, Biasella risponde presente ad un terra area di D’Angelo ma non può nulla sulla sfortunata conclusione di Di Bernardino (45’) che riapre i giochi.

L’undici di Giacomarro vuole restare aggrappato al treno promozione e nella ripresa (54’) si presenta con una pericolosa conclusione del suo uomo migliore D’Angelo deviata in angolo da Di Bernardino. Capovolgimento di fronte e Pifano dalla retroguardia pesca con un lunghissimo lancio Sivilla in area avversaria. Imbimbo s’impappina e dopo aver perso palla stende l’attaccante di Guglionesi. Per Urselli di Taranto è rigore e cartellino rosso per fallo da ultimo uomo.  Dagli undici metri Sivilla trasforma il dodicesimo gol stagionale. Agnonese avanti ma chi pensa che i giochi siano chiusi si sbaglia. Perché il Termoli nonostante l’inferiorità numerica perviene al pari al 62’ con Di Mercurio abile a correggere in rete una corta respinta di Biasella.

A questo punto gli adriatici vogliono i tre punti e sfiorano il vantaggio a tredici minuti dal termine. Punizione a due dal limite dell’area, D’Angelo tocca per Falco che chiama agli straordinari Biasella. A questo punto Urbano richiama in panca uno spento Pizzutelli e butta nella mischia Mancini. La mossa è azzeccata e l’under scuola Venafro ci mette sessanta secondi per centrare un palo pieno con Turco battuto. L’Olympia c’è anche in difesa dove uno stratosferico recupero di Di Bernardino blocca Miani lanciato a rete.

Si entra nei minuti finali. 85’: angolo di Di Lollo per Mancini che dal vertice opposto dell’area conclude a volo, sulla traiettoria la sfera si imbatte con il piede di Keita che supera l’incolpevole Turco. 3-2 e festa grande sugli spalti. Il Termoli è al tappeto. Una botta terrificante e neppure i cinque minuti di recupero alimentano la speranza di un miracolo tra le fila dei giallorossi. Al triplice fischio finale è standing ovation per i magnifici undici di Urbano. Non potrebbe essere altrimenti. Chapeau.

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