Bisognera' attendere un miglioramento delle condizioni meteomarine per ulteriori accertamenti che potranno confermare o meno se la chiazza avvistata nei giorni scorsi al largo della costa di Termoli sia riconducibile o meno a idrocarburi.
Intanto il Procuratore della Repubblica di Larino, Ludovico Vaccaro, che ha aperto un'inchiesta sull'accaduto, attende gli esiti degli accertamenti dei sommozzatori e sui campioni di acqua.
Per Andrea Natale, assessore all'ambiente del Comune di Fossacesia (Ch), “ha fatto bene la Procura di Larino ad avviare delle indagini; speriamo servano a porre interrogativi e fare chiarezza. Dobbiamo pretendere che il monitoraggio della qualità dell’acqua e dell’ambiente marino e marino costiero nelle zone dove sono presenti piattaforme di estrazioni di idrocarburi venga fatto in modo continuo e da soggetti terzi, a maggior ragione in caso di incidenti come questo. Non vogliamo rassicurazioni ma informazioni, notizie e dati certi”.
E Pasquale Cacciacarne, presidente dell’Associazione B&B Parco Maiella Costa Trabocchi, interviene sulla questione dichiarando: “Ormai non si può andare più avanti con questa spada di Damocle del petrolio nei nostri territori. Le prospettive economiche delle attività che rappresentiamo devono poter avere un orizzonte libero da questi impedimenti sulle prospettive future di sviluppare una economia competitiva e di qualità del turismo. Basta, è ora di dire basta e di invitare la classe politica e amministrativa della Regione Abruzzo, delle province e dei Comuni ad opporsi a questa deriva petrolifera una volta per tutte”.

