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Verso il VII Incontro mondiale delle famiglie

Termoli-Larino e l’attenzione alla chiesa domestica

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La famiglia è e deve essere una priorità nell’azione pastorale della nostra Chiesa diocesana, secondo le indicazioni dei vescovi italiani e nell’imminenza dell’incontro mondiale delle famiglie a Milano. Il nostro vescovo Gianfranco ha iniziato dalla zona pastorale di Larino un incontro con le famiglie, l'iniziativa è nata dal semplice desiderio di annunciare il Vangelo alle Famiglie. L’idea è di avviare un pellegrinaggio presso le tante “chiese domestiche” della diocesi con l’icona della Sacra Famiglia che, accompagnata dal Vescovo, porta con sé amore e grazia, discrezione e preghiera, coscienza della fede ed evangelizzazione, pace e parola di Dio. Questo momento è stato vissuto, alla fine dello scorso anno, dalle famiglie di Larino come una grazia, (leggi le numerose testimonianze sul sito diocesano www.diocesitermolilarino.it) mettendo in evidenza una necessità della chiesa che è quella di andare incontro alle famiglie, specie quelle cosiddette “lontane”, cioè che non frequentano assiduamente la parrocchia o non sono impegnate a livello catechistico o pastorale. Famiglie normali che vivono la quotidianità dell’esistenza, con difficoltà e problemi di tutte le famiglie, in modo particolare in questi momenti legati alla crisi economica e all’emergenza educativa. Questo incontro, insieme a tante altre iniziative parrocchiali e diocesane, rilanciano la pastorale familiare e le famiglie quale valore ecclesiale e sociale a cui guardare e da cui ripartire. Nella presentazione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie a Milano 2012, il Papa dice: “Il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie costituisce un'occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa, attenta alla qualità delle relazioni oltre che all'economia dello stesso nucleo familiare.”Un altro evento ecclesiale ci invita a riflettere sul valore famiglia seguendo le indicazioni e le aspettative del Beato Giovanni Paolo II a 30 anni dalla Familiaris Consortio, ancora il Papa dice: “Auspico pertanto che nel XXX anniversario dell'Esortazione apostolica Familiaris consortio, "magna charta" della pastorale familiare, possa essere intrapreso un valido itinerario con iniziative a livello parrocchiale, diocesano e nazionale, mirate a mettere in luce esperienze di lavoro e di festa nei loro aspetti più veri e positivi, con particolare riguardo all'incidenza sul vissuto concreto delle famiglie.” Il tema portante dell’incontro di Milano apre un aspetto nuovo e attualissimo della famiglia: La Famiglia: il lavoro e la festa. “È un tema – dice il Card. Tettamanzi - “laico”, che esce dal perimetro di una considerazione solo intraecclesiale e religiosa della famiglia. Il nesso strettissimo tra lavoro e festa, correlando i due momenti qualificanti l’intero vissuto familiare, mostra la famiglia quale nucleo sorgivo: è il fondamento dei legami primordiali della società; è il luogo dove – nell’esperienza viva dell’essere sposi, genitori, figli, fratelli e sorelle - si costruiscono le relazioni di domani; è il soggetto principale che ogni nazione è chiamata a salvaguardare e a promuovere”. La famiglia nel suo essere nel mondo è bella notizia, è risposta alle aspettative del tempo, alle sue contraddizioni, ai suoi problemi e alle sue crisi e, se fondata ancor più sul Sacramento del Matrimonio, diventa esempio e testimonianza, educando la società a riscoprire i valori dell’altruismo, della condivisione, della comunione e della solidarietà. Avviciniamoci a questo evento nella certezza che le nostre famiglie cristiane trovino la forza e il coraggio di sentirsi impegnate in prima persona nel testimoniare i valori buoni e diventino soggetto diffusivo dell’amore coniugale e familiare, come un tempo lo erano le prime comunità cristiane. Possano anche sentirsi coinvolte in questa missione convinte di non essere sole, supportate da altre famiglie in rete, dalla comunità ecclesiale e ancor di più da una fede grande capace di superare le incomprensioni e le delusioni che tale impegno comporta. Vorrei concludere con la parte finale della preghiera per la Giornata di Milano che ci esorta a confidare in Dio: “Così i nostri giorni, laboriosi e fraterni,saranno spiraglio aperto sul tuo mistero di amore e di luce che il Cristo tuo Figlio ci ha rivelato e lo Spirito Vivificante ci ha anticipato. E vivremo lieti di essere la tua famiglia,in cammino verso di Te, Dio Benedetto nei secoli. Amen”.
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