Intervento del consigliere comunale Marinucci

Acqua Bene Comune

Paolo Marinucci Consigliere Comunale – Termoli
04/02/2012
Attualità
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La maggioranza si spacca! 11 voti favorevoli (la minoranza), 4 astenuti e 15 contrari (la maggioranza). La storia infinita fatta di ritardi ad hoc e sottigliezze burocratiche. Una storia che va avanti dal luglio 2010 con l'approvazione dell'ordine del giorno sull'acqua, passando per il dicembre 2010 quando la prima commissione all'unanimità, maggioranza e minoranza, approva di cambiare lo Statuto Comunale riconoscendo nello stesso le seguenti parole:”Il diritto umano all'acqua, ossia l'accesso come diritto inalienabile, lo status dell'acqua come bene pubblico e di interesse generale.” Vista l'inerzia di questa amministrazione nel portare il cambio di Statuto in Consiglio abbiamo deciso di proporre noi la delibera. E la maggioranza ha espresso la sua vera volontà. Bocciare anche le sue stesse votazioni fatte nella commissione competente. Quasi 2 anni per un cambio di Statuto. Questa è la modalità con cui affrontano le problematiche. Questa è la maggioranza che “governa” la nostra città. E non venite a raccontare la favoletta di voler aspettare per cambiare lo Statuto in modo organico. 2 anni per un semplice provvedimento 15 anni per il cambio completo? Cosa da fastidio alla maggioranza? La scadenza nel 2013 del bando sulla gestione dell'acqua e del servizio idrico integrato? E' questa la vera motivazione? Caro Sindaco, Presidente del Consiglio e Consiglieri di Maggioranza risponderete a più di 16mila termolesi che hanno detto altro, nei referendum del giugno 2011, rispetto a quello che voi pensate di portare avanti. E' un affronto che fate alla maggioranza dei termolesi. Ricordo ai Consigli eri di Maggioranza che risponderanno anche loro del governo di questa città perché non sono un'appendice amministrativa. Ringrazio i 4 consiglieri di maggioranza che hanno dato un segnale di discontinuità riguardo l'argomento. Invito le associazioni, la diocesi di Termoli-Larino (tra i fondatori del forum nazionale sull'acqua) e i cittadini a fare azioni di “pressing” verso questo Consiglio Comunale e soprattutto verso questa Maggioranza affinché non rimanga inascoltata la volontà popolare espressa nei referendum.

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